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Alimentazione, Nutrienti

Utilizzare il pesce come fonte proteica è più sostenibile per il nostro pianeta?.


mercoledì 9 agosto 2023


Utilizzare il pesce come fonte proteica è più sostenibile per il nostro pianeta?

Se il tema della sostenibilità ambientale si presenta con regolarità tra i tuoi pensieri e sei un professionista della nutrizione è possibile che ti sia capitato di domandarti se esiste una dieta casalinga più sostenibile per il nostro pianeta rispetto ad un'altra. Ne abbiamo già parlato nel precedente articolo confrontando la sostenibilità delle carni; in questo abbiamo confrontato i pesci utilizzati nelle diete casalinghe come fonte proteica

Come per il precedente articolo (Quante diete casalinghe sostenibili per il nostro Pianeta vengono formulate?), anche per questo, per effettuare il confronto sulla sostenibilità nella produzione dei diversi prodotti ittici abbiamo preso come riferimento i dati riportati nei siti https://ourworldindata.org/environmental-impacts-of-food, un interessante sito internet nel quale vengono raccolti una grande quantità di studi che riportano dati su numerosi aspetti che riguardano globalmente il nostro pianeta e la nostra società e, ovviamente, anche sulle emissioni dei gas serra nella produzione di svariati tipi di alimenti e https://apps.carboncloud.com/climatehub, sito altrettanto interessante che esplora le impronte climatiche del cibo prodotto in tutto il Mondo.

Per capire se utilizzare come fonte proteica il pesce permetta di formulare una dieta casalinga per un cane o gatto più sostenibile di altre basate sulla carne, nello scrivere questo articolo ci siamo concentrati esclusivamente sulla valutazione delle carni ittiche utilizzate all'interno delle diete casalinghe elaborate con MyVetDiet durante tutto il 2022. Come in precedenza, l'analisi è stata fatta in forma anonima su tutte le diete elaborate nel periodo preso in esame e abbiamo verificato la presenza o meno di un pesce all'interno di ogni singola dieta. Ci siamo limitati a valutare solo la presenza dei pesci nelle diete prese in esame, per permettere un paragone diretto con i dati riportati nell'articolo pubblicato la settimana scorsa, nel quale è stata fatta una valutazione su tutte le diete con la presenza di almeno una carne. Poiché tra i vari alimenti prodotti nel Pianeta, la produzione di carne solitamente risulta essere quella meno sostenibile sotto il punto di vista del rilascio dei gas serra nell'ambiente, ci siamo chiesti se la produzione della carne di pesce possa incidere altrettanto negativamente sulla salute del nostro Pianeta.

Dopo aver conteggiato le diete, raggruppandole per tipo di pesce, abbiamo prelevato dai due siti internet, ourworldindata.org e apps.carboncloud.com, il valore medio stimato sull'emissione di CO2 nella produzione del pescato che compongono le diete casalinghe per cani e gatti. Purtroppo, non siamo riusciti a reperire i valori stimati di CO2 per la produzione di 100g di ogni tipo di pesce contenuto all'interno di MyVetDiet e disponibile per la composizione delle diete casalinghe.

Abbiamo compilato una tabella che mostra in percentuale quante diete contengono un certo tipo di pesce e quale sia il valore stimato di CO2 emesso nell'ambiente per la produzione dello stesso tipo di pesce. Per i pesci privi di dati sull'emissione dei gas serra abbiamo indicato "n.i.". Per effettuare un paragone immediato con quanto riportato nella tabella del precedente articolo, come primo valore abbiamo riportato i dati relativi alla produzione della carne di pollame che, tra le carni d'allevamento, sembra essere quella più sostenibile.

TIPO DI PESCE
PERCENTUALE DIETE PER CANI E GATTI CONTENENTI IL TIPO DI PESCE IN OLTRE 22000 PIANI NUTRIZIONALI PRESI IN ESAME
CHILOGRAMMI DI CO2 EQUIVALENTI EMESSI NELL'AMBIENTE PER LA PRODUZIONE DI 100G DI PRODOTTO

Pollo
14,10%
0,987 kg

Acciughe o Alici
0,52%
2,00 kg

Anguilla
0,00%
n.i.

Aragosta
0,00%
3,10 kg

Aringa
0,04%
0,22 kg

Branzino
0,05%
1,00 kg

Cernia
0,00%
1,00 kg

Cozze
0,00%
2,00 kg

Dentice
0,00%
1,00 kg

Gallinella
0,00%
n.i.

Gamberi
0,01%
2,687 kg

Halibut
0,00%
2,40 kg

Latterini
0,00%
n.i.

Merluzzo
11,51%
0,81 kg

Nasello
2,38%
0,81 kg

Ombrina
0,00%
n.i.

Orata
0,30%
n.i.

Palombo
0,004%
n.i.

Pangasio
0,00%
n.i.

Pesce Persico
0,07%
1,00 kg

Pesce San Pietro
0,004%
n.i.

Pesce Gatto
0,00%
0,85 kg

Pesce Spada
0,02%
n.i.

Platessa
0,01%
1,10 kg

Polpo
0,03%
2,00 kg

Salmone
2,47%
2,00 kg

Sarda
0,57%
2,00 kg

Scorfano
0,00%
1,60 kg

Sgombro o Maccarello
0,53%
0,26 kg

Sogliola
0,27%
2,40 kg

Spratti
0,04%
n.i.

Tilapia
0,00%
1,20 kg

Tonno
2,04%
0,93 kg

Trota
0,20%
1,50 kg

Trota iridea
0,06%
1,363 kg

Verdesca
0,004%
n.i.

Vongole
0,00%
2,00 kg



Paragonando i dati di questa tabella con i dati della tabella contenuta nel precedente articolo, o anche solo paragonandoli con il dato del pollo riportato in alto, ci si accorge subito di quanto il pesce sia scarsamente usato come fonte proteica nelle diete casalinghe per cani e gatti.

Probabilmente questo avviene per la differenza di costo: una dieta casalinga che utilizza la carne come fonte proteica è sicuramente più economica rispetto alla stessa dieta che utilizza il pesce come fonte proteica. Tuttavia, il costo potrebbe non essere l'unica ragione, perché alcuni veterinari preferiscono sconsigliare la somministrazione costante del pesce ad un animale per via della possibile presenza di metalli pesanti all'interno delle carni dei pesci. Inoltre, alcuni pesci potrebbero essere più ricchi di vitamina D e fosforo che potrebbero far sforare quelli che sono i limiti giornalieri imposti da FEDIAF sulla somministrazione giornaliera di questi due micronutrienti a cani e gatti.

Fatte le dovute considerazioni sul perché venga più utilizzata la carne anziché il pesce come fonte proteica, la seconda cosa di cui ci si può accorgere, sempre effettuando un paragone con il pollo riportato ad inizio tabella e di cui è già stato detto essere una delle carni più sostenibili per il nostro Pianeta, produrre prodotti ittici risulta sostenibile quanto produrre carne di pollame. In alcuni casi, i valori sulle emissioni di CO2 per la produzione delle carni dei pesci risultano di poco inferiori ai valori misurati per la produzione della carne avicola, in alcuni casi risultano poco superiori ma, nella maggioranza dei casi, i valori per la produzione dei prodotti ittici sono del tutto simili ai valori misurati per la produzione delle carni di pollo e similari.

Anche in questo caso, come indicato nel precedente articolo, se chi di mestiere compone diete casalinghe per cani e gatti, è particolarmente sensibile ai temi della sostenibilità ambientale, e vorrebbe ampliare questa sensibilità al suo lavoro, ci auguriamo che questa tabella possa essergli di aiuto nella composizione dei piani nutrizionali più adatti per i suoi pazienti e, contemporaneamente, più sostenibili per il nostro Pianeta.

Il lavoro di analisi che abbiamo iniziato sull'impiego delle diverse fonti proteiche nelle diete casalinghe per cani e gatti e sulla loro sostenibilità non si esaurisce qui perché stiamo preparando altre tabelle simili a quelle contenute in questo e nel precedente articolo.

Come già indicato la settimana scorsa, se poni particolare attenzione al tema della sostenibilità e vorresti che in tempo reale MyVetDiet ti dicesse quanto è sostenibile la dieta che stai formulando, scrivicelo nei commenti.


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